L’uomo più crudele del mondo
Regia: Davide Sacco
Interpreti: Lino Guanciale e Francesco Montanari
Sei felice?
Una domanda semplice, una prova di concretezza e di chiarezza.
O sì o no … Non ci sono mezze misure. Due uomini si confrontano in una notte a dir poco sinistra.
Sul palco del “Teatro Manini di Narni“, assisto a “L’uomo più crudele del mondo” .
Ha una scenografia scarna, caratterizzata da un’illuminazione fioca, a tratti intermittente, finalizzata a creare un pathos assoluto nello spettatore.
Quattro lampade che sembrano uscite da un ufficio interrogatori della polizia negli anni 30 e alcuni faretti laterali, che non creano luce ma evidenziano piuttosto le ombre, i chiaro scuri delle anime.
Un uomo, Paul Veres, è ciò che potremmo definire come il male assoluto, cinico, arrogante, privo di valori.
A lui si contrappone la figura di un giornalista qualunque, un uomo perbene che vede in quest’incontro la grande occasione della sua vita, l’intervista all’uomo più crudele del mondo, un ricco e spietato produttore internazionale di armi.
Il gioco di ruoli si snoda in una parabola che sembra infinita, sfaldando, passo dopo passo, ogni confine tra vero e falso, tra giusto e sbagliato, tra buoni e cattivi.
Guanciale trascina Montanari in un ballo sfrenato che lo esporrà a rivelare ogni suo lato oscuro, ogni suo becero difetto, come un diavolo tentatore che invita al peccato, alla dissolutezza, al superamento di ogni limite.
Eros e Thanatos, amore e morte, in una lotta senza esclusione di colpi, in una corsa senza speranza di redenzione.
Ma chi è amore e chi morte?
Chi è il buono e chi il cattivo?
Il testo di Davide Sacco induce ad una profonda riflessione sulla natura umana, mite e malsana, pacifica e violenta, buona eppure marcia, tenera e perversa.
Ognuno ha un lato oscuro, un lato che cela al mondo e che potrebbe permettergli di commettere qualsiasi nefandezza.
Nel corso di questa notte delirante Guanciale esprime un dolore talmente sordo e disperato da rendermi impossibile trattenere le lacrime.
La sua natura si rivela lentamente, frase dopo frase, bicchiere dopo bicchiere e sigaretta dopo sigaretta.
Lancia la sfida di un gioco assurdo e maledetto: solo uno dei due arriverà vivo al mattino successivo.
Ucciderà o sarà ucciso.
Ma cosa è la soluzione migliore per Veres, essere il solito assassino , o morire per sopire un dolore che lo attanaglia?
Anche il suo antagonista è in costante mutazione, sorsata dopo sorsata, soldo dopo soldo, rivelando tutta la rabbia di una natura repressa, facendo crollare ogni barlume di rispettabilità e conformismo.
Una revisione totale di cosa siano i concetti stessi di umanità e di crudeltà.
Il finale bruciante e inaspettato è l’epitaffio finale sulle nostre convinzioni, sull’incapacità di cogliere le sfumature della realtà, in un gioco di specchi senza fine e senza respiro.
Guanciale e Montanari sembrano due perfetti ingranaggi di un orologio che deve funzionare al contrario, che deve superare ogni distanza sociale, economica e morale per mettere in scena una guerra dell’io, della natura stessa.
Sono stati di una bravura imbarazzante, solidali e nemici, due combattenti su un ring emotivo che non ha vincitori ma solo vinti.
Sei felice?
Nessuno forse lo è davvero.
Restare vivi al mattino può anche significare continuare a soffrire e perdere in ogni caso.
Un testo spiazzante ma che pone ognuno di noi davanti ad una profonda riflessione su se stesso.
L’ho amato follemente e sarà molto difficile prendere sonno.
Riguardarlo per la seconda volta domani potrebbe rivelare altre cose che non ho colto, altre sfumature, perché una cosa è certa: il teatro è vita e, mai come in questo caso, la definizione è stata più calzante.
Grazie Davide Sacco.
Quello che hai creato è pura e semplice arte!
Quella che arriva dritta al cuore, perciò la migliore.
Davide Sacco – Pagina Facebook Ufficiale
Francesco Montanari Daje – Official Page
Le foto sono di Emiliano Luciani Fotografo e Videomaker – Profilo Instagram
Link utili
Teatro Manini di Narni – Pagina Officiale
Potete acquistare i biglietti cliccando qui sotto:
L’uomo più crudele del mondo – Biglietteria
In questa recensione ci sono tutte le sensazioni provate dallo spettatore…
Cosa aggiungere…….
Bravo Davide Sacco.
Immensi Lino Guanciale e Francesco Montanari.
Superlativa Elena Verzelletti.
❤️ grazie infinite. Abbiamo davvero assistito ad un capolavoro